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Gioielli antichi l’antica arte orafa siciliana

gioielli antichi sicilia

Se un gioiello è già di per sé un oggetto prezioso non è difficile immaginare quanto lo sia se risale ai tempi andati. Come tutti gli oggetti che vengono realizzati dalla mano dell’uomo anche queste gioie risentono della moda del tempo, dei materiali usati nelle diverse epoche storiche, delle tradizioni e delle credenze della società che li vedeva nascere. Come se non bastasse, del gusto e delle preferenze di chi le indossava. I gioielli antichi hanno però sempre qualcosa in più.

L’uomo, infatti, ha sempre visto nel gioiello qualcosa di più che un semplice oggetto con cui adornarsi, per questo lo ha sfoggiato anche per indicare un’appartenenza, religiosa o sociale, una posizione economica, una qualsiasi forma di potere. Il gioiello è divenuto un simbolo che può indicare molto più di quanto non sia rappresentato nel suo design e nei suoi materiali. Ecco allora ritrovare in esso gli stemmi o i simboli della famiglia a cui apparteneva, soprattutto questi ultimi erano rappresentati nei sigilli che chiudevano le missive per non parlare di corone e scettri reali.

Le nobiles officinae

Difficile datare la nascita dell’arte orafa in Sicilia che si afferma in modo ufficiale intorno al 1200 quando Ruggero II d’Altavilla promuove la nascita delle Nobiles Officinae, laboratori di oreficeria della corte reale. Da allora la bravura tecnica dei maestri crebbe così come il loro gusto e la loro inventiva, essi crearono oggetti sempre più particolari e raffinati.

Le dominazioni che hanno governato, susseguendosi l’una dietro l’altra, la Sicilia, hanno lasciato delle influenze marcate che si riverberano nei modelli e nei materiali usati in oreficeria dando luogo a delle produzioni di grande varietà e fantasia. E’ chiaro che, i gioielli prodotti nelle Nobiles Officinae erano destinati ai reali o alla chiesa, tutto il resto della popolazione raramente possedeva oggetti preziosi.

Gioielli antichi siciliani i materiali

Per quanto riguarda i materiali usati occorresottolineare come, oltre ai metalli e alle pietre preziose oggi ancora utilizzati, grande risalto veniva dato  anche all’avorio.

L’oro dei gioielli antichi siciliani era 750/°° e l’argento 925/°° mentre lepietre più usate eranodiamanti, zaffiri, rubini, smeraldi.

Ma la cosa che più caratterizza lo stile antico siciliano è che la sua parte anteriore era creata in argento con particolari in oro e pietre preziose mentre la parte posteriore era tutta in oro.

Gli oggetti rappresentati in questi gioielli traevano ispirazione dalla natura, per questo, oltre ai motivi floreali, troviamo anche insetti e raramente forme geometriche.

Scomponibili per essere trasformati

I gioielli antichi siciliani risentono tanto della maestria e della fantasia dei maestri orafi che creano oggetti unici per le loro peculiarità, soprattutto in questo caso, per la loro versatilità. Destinati quindi a doversi trasformare, queste opere d’arte nascono per essere spille e poi orecchini e dopo ciondoli: divengono gioielli in perenne trasformazione. I diamanti subivano un taglio antico detto a “rosa coroné” e venivano incastonati nell’oro spesso insieme ad altre pietre preziose, questo insieme poggiava su una base d’argento che costituiva la faccia anteriore del gioiello.

Poi si procedeva a rifinire i particolari con la tecnica di “incisione a bulino” e infine si scuriva la parte anteriore con la tecnica della “brunitura” al fine di far risaltare la lucentezza e il colore delle pietre preziose. La parte posteriore del gioiello ripeteva lo stesso disegno di quella anteriore ed era completamente d’oro, le due facce del gioiello venivano unite da bastoncini d’oro.

Nascevano così oggetti unici e molto singolari; lo spazio interno che si creava tra le due facce produceva giochi di luce che mettevano ancora più in risalto la trasparenza e la luminosità delle pietre. Per molto tempo i gioielli antichi siciliani sono stati definiti “poveri”.

I gioielli antichi siciliani “poveri”

Non sappiamo perché è nata questa definizione, forse proprio l’aspetto brunito, più scuro degli altri gioielli, dava un’impressione di povertà ma i gioielli siciliani non hanno nulla che possa giustificare questo appellativo.

Hanno ottimi materiali e pietre preziose, sono stati creati con tecniche all’avanguardia per il loro periodo, godono di un design di tutto rispetto e di dimensioni importanti. Ma i gioielli, si sa, hanno anche un altro valore che è quello affettivo, essi vengono tramandati da madre a figlia, da nonna a nipote ed è come se, attraverso essi, passi il loro amore, il loro desiderio di non essere dimenticate. Un gioiello quindi, porta con sé tanta bellezza, tanta ricchezza e, perché no, anche tanto amore e tanti ricordi.

Ecco allora che questi antichi gioielli racchiudono in sé tanta storia, tanto amore e continuano ancora ad arricchirsi di emozioni. Perché, si sa, un gioiello è veramente un oggetto per il quale vale la dicitura “per sempre”.

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