Avete presente quando, girando su internet, vi siete imbattuti nella frase “old but gold”? Ecco, quell’espressione potrebbe calzare a pennello per l’arredamento retrò. Parliamo di illuminazione, vasi e mobili che provengono direttamente da un’altra epoca. Quale? Difficile a dirsi. Sulla precisione terminologica del termine ho letto diverse opinioni, quindi mi preme precisare subito che in questo pezzo parleremo principalmente di pezzi che potrebbero essere riconducibili agli anni ’50 e di come adoperarli nel vostro arredamento.

Arredamento retrò: un consiglio sempre valido

Quando si parla di avere a che fare con questioni di stile (è lo stesso consiglio è valso anche per i gioielli) è sempre bene dosare gli elementi. Spesso, se seguite testate di interior design, avrete sentito parlare della regola 80/20. Si tratta di un semplice consiglio: scegliere uno stile trainante per la vostra casa e lasciare che alcuni pezzi siano “fuori dal coro”. Oggetti di arredamento particolari o mobili unici nel loro stile, che attirino su di essi una maggiore attenzione. Per esempio, se scegliamo un arredamento ibrido fra contemporaneo e antico, possiamo scegliere di mettere una libreria antica che risalti immediatamente.

Questo però comporta che quella singola libreria sia magari leggermente isolata rispetto agli altri mobili, occupi uno spazio che sia suo. Distanziarla dagli altri elementi può essere una soluzione, ma bisogna anche sincerarsi di non eccedere mai con arredamenti di questo tipo, a meno che il vostro obiettivo non sia quello di scegliere un arredamento che sia (per esempio, nel nostro caso) solo vintage.

E se volessi ricorrere solo all’arredamento retrò?

Perché se è vero che di regola abbiamo parlato, è anche vero che ognuno a casa sua fa quel che preferisce. E che le regole sono anche fatte per essere infrante, quando si parla di moda e design. In questo caso, il nostro suggerimento è quello di uniformare il tutto con i colori – specialmente con i tenui toni pastelli, che ben si adattano al vintage.

Considerate inoltre che moltissime case di arredamento mettono ormai in commercio mobili e complementi d’arredamento che sono ispirati alle vecchie icone, ma in chiave moderna. Questo vi servirà per non dover andare a setacciare ogni rigattiere della vostra zona, ma anche aggiungere elementi di funzionalità. Per esempio, una nuova lampada (ma dallo stile e dal sapore antico) avrà un aggancio anche per le lampadine LED, un fattore da non trascurare assolutamente.

A proposito di lampadari…

Cominciamo con uno dei pezzi che più amo in assoluto, il Flowerpot di Vernon Panton. Questo lampadario è composto da due semicupole, una più grande e una più piccola. Esiste in tantissime misure e versioni (anche come lampada da tavolo) e, secondo me, è uno fra i lampadari più “stilosi” in circolazione. Oggi lo trovate sul sito di Andlight, di diverse colorazioni. Qualche piccolo accorgimento, però: il flowerpot, proprio a causa delle sue due calotte, assorbe moltissima luce dalla lampadina. Quindi è necessario prevedere di gestire la luce in maniera comunque efficace, per evitare che la diminuzione della fonte luminosa lasci la stanza più al buio di quanto avevate previsto.

flowerpot vp1

Altro pezzo amatissimo da coloro che apprezzano il vintage e sempre a firma di Vernon Panton è la sua sedia. Anche qui parliamo di un oggetto ormai famosissimo, riprodotto in tantissimi colori. La sedia ha delle forme estremamente sinuose e si presenta priva di braccioli. Devo dire che, dopo averla provata, posso assicurare che se a prima vista può apparire scomoda non lo è affatto.

panton chair

Stiamo comunque parlando di una delle firme più conosciute del mondo dell’interior design. Per rendere l’idea, Panton firmò anche una sedia-poltrona per Ikea (ovviamente parliamo di un prodotto di diverse decine di anni fa). Risultato? Oggi la poltroncina – che poteva anche essere estesa e diventare una sorta di sofà – vale migliaia di dollari ed è divenuta ricercata dai collezionisti del settore. D’altronde, Ikea non è nuova a collaborazioni con designer e architetti e anche in tempi recenti continua questa politica.

Il tavolo e le sedie Tulip

Ecco che parliamo di altri due pezzi che io adoro. Il tavolo Tulip è famosissimo e lo avrete visto sicuramente almeno una volta nella vostra vita. Magari non sarà altrettanto stabile quanto i suoi colleghi a quattro gambe, ma non ha nulla a che invidiargli sul piano dello stile. Anche questo è disponibile oggi in tantissime colorazioni e modelli.

tavolo tulip

Le sedie Tulip sono il suo naturale completamento. Anch’esse caratterizzate dall’unico punto di appoggio e dalla cromia più disparata, le troverete sia in versione con i braccioli che priva.

Speriamo che questi piccoli cenni di arredamento retrò siano stati utili per voi sinora. Se lo sono stati, fatecelo sapere con un commento e noi continueremo a esplorare il mondo del design, come abbiamo fatto anche per lo stile industriale.

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